IL TALENTO DI MR. RIPLEY

Nell'immaginaria isola di Mongibello (Italia), 1958. Lo squattrinato Tom Ripley (Matt Damon) è stato spedito dal ricco padre del bel Dickie Greanleaf (Jude Law) sulle tracce del figlio che non dà più notizie al facoltoso genitore.

"Scovalo e riportalo in America" è la richiesta.

L'inviato speciale trova subito il coetaneo , che se la spassa allegramente tra Ischia e Capri (chiamalo fesso!) con la bionda fidanzata Margie Sherwood (Gwyneth Paltrow). I due diventano amiconi di zingarate.

Il dolce far niente (a spese di papà) li porta a Napoli, poi a Roma e quindi a Sanremo.

Finchè durante una gita in barca, il viziato figlio di papà sbraita all'amico: "vattene, non ti voglio più vedere".

La reazione è concentrata in un remo spaccato sulla testa, proseguendo poi la vicenda (ormai siamo in ballo) rubandogli soldi ed identità.

Riuscirà a farla franca?

IL TALENTO DI MR. RIPLEY è un morboso e passabile giallo psicologico del regista Anthony Minghella, tratto da un romanzo di Patricia Highsmith, in passato portato sullo schermo da Renè Clement (Delitto in pieno sole).

Da sottolineare l'attrazione gay che sembra unire carnefice e vittima , inesorabilmente divisi dall'estrazione sociale. Meglio: dal portafoglio.

Bravo Matt Damon.

Nel cast troviamo anche Cate Blanchett (interpreta Meredith Logue), Sergio Rubini (nella parte dell'Ispettore Roverini) e un sorprendente Rosario Fiorello.