THE PEACEMAKER

Washington. L' avvenente dottoressa Julia Kelly (una splendida Nicole Kidman), responsabile del settore nucleare (nel senso di armamenti atomici) della Casa Bianca, intuisce subito che non è stato un incidente il terrificante scontro tra due treni in una sperduta regione della Russia.

Viene subito assecondata dall'aitante ufficiale dei servizi segreti Thomas Devoe (George Clooney): è stata una messinscena per coprire il vero scopo. Fregare nientemeno che nove testate atomiche.

La reazione USA è efficiente e veloce, ma si recuperano soltanto otto ordigni.

Ma a che servivano queste testate nucleari?

Addirittura a far saltare Manhattan. Infatti il nono ordigno arriva in Bosnia e di lì con valigia diplomatica a New York per un attentato alla sede dell'ONU come protesta contro chi ha tollerato (e favorito?) la guerra nella ex Iugoslavia.

THE PEACEMAKER si snoda su una lotta convulsa contro il tempo, con aspetti da thriller geograficamente movimentato con un James Bond (Urali, confini con l'Iran, Vienna, Bosnia, Washington, New York), improbabile a livello logico, discutibile a quello ideologico (per il modo in cui sfrutta la tragedia della Bosnia), con troppi alti e bassi a quello narrativo.

In sintesi uno spettacolare kolossal fantapolitico, con dosi di spionaggio, avventura, poliziesco e una manciata di rosa. Il ritmo è frenetico e nasconde allo spettatore, avvinto come l'edera alla storia, le tante inverosimiglianze della trama, condita da un discreto livore anti-russo (o meglio, sovietico?).

Il simpatico George Clooney e la sensuale Nicole Kidman sono una coppia bellissima.

Sullo schermo, si intende.