IL GENIO DELLA TRUFFA

Los Angeles. Lavorano in coppia gli sfrontati imbroglioni Roy Wallace (Nicolas Cage) e Frank Mercer (Sam Rockwell).

La società è fruttuosa: a Roy i soldi non mancano e vive in una bella casa, asettica e ordinata, ossessionato da mille fobie e schiavo delle pillole; l'altro, giovane ed impulsivo, deciso a guarirlo.

I problemi di Roy vengono da lontano: lasciato 14 anni prima dalla moglie incinta, oppresso dai sensi di colpa, è afflitto da agorafobia ed è devastato dai tic.
Finalmente con un comprensivo psicanalista, il dottor Klein (Bruce Altman), l'ipocondriaco si apre, riuscendo a incontrare la spigliata figlia quattordicenne Angela (Alison Lohman), di cui non aveva mai avuto notizie.

E la ragazzina, autoinvitatasi a casa del novello e ritrovato papà,  capisce al volo che è un truffatore ma anzichè scandalizzarsi, vuole imparare il suo mestiere, infilandosi in una rischiosa stangata da ottantamila dollari al presunto pollo Chuck Freccette.

Una provocante lolita: Alison Lohman
Ora, ti giuro, bambina mia, che cambio vita. Ma l'affare si complica...

IL GENIO DELLA TRUFFA è una godibile commedia, la prima del regista mito Ridley Scott, lontanissima dai kolossal a cui ci ha abituato e con un solo effetto speciale: una scena di allucinazione.

Originale e amarognolo nello strano e a tratti toccante rapporto tra padre e figlia, è un film costruito con una sceneggiatura di ferro (battute esilaranti e ritmo perfetto) e ricco di colpi di scena.

Pur dovendo ammettere che per una volta Nicolas Cage è bravissimo nel caratterizzare il suo personaggio, la graziosa Alison Lohman dal sorriso incantatore ruba la scena a tutti.