KING ARTHUR

Britannia, 467. Dopo l'ennesima faticosa vittoria, il leader dei Sarmati (ovvero indo-iraniani nda), popolazione sotto il giogo dei romani, Artù (Clive Owen) è pronto per rientrare a Roma.

Ma il vescovo Germanius gli impone di mettere in salvo la famiglia del nobile romano Marius, che rischia grosso con l'avanzata dei guerrieri Sassoni del crudele Cerdic (Stellan Skarsgard).

Il prode parte con sei riluttanti ma coraggiosi guerrieri, tra cui Lancillotto (Ioan Gruffud), e esegue l'ordine: con i fuggitivi raccoglie anche la bella Ginevra (Keira Knightley) tenuta in catene proprio nelle proprietà del nobile Marius.

Presto, filiamo pancia a terra verso la salvezza: il Vallo di Adriano.

Questo KING ARTHUR  è uno spettacolare ma poco emozionante kolossal in costume, che riscrive la leggenda di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, anticipandola di svariati secoli (460 d.c.).

Ignorando così completamente i miti medioevali conosciuti da tutti e proponendo un Artù sarmata al servizio di Roma, un leader riluttante che, a capo della popolazioni britanniche, combatte contro i Sassoni per difendere l’integrità dell’impero Romano, una Ginevra guerriera ed un Merlino stregone da due sterline dal carisma praticamente nullo.

Purtroppo il risultato è un vero minestrone di legioni romane, barbari invasori, Britanni che sembrano dei selvaggi, riferimenti cristiani e pagani alla rinfusa, più qualche concessione fantasy: difficile capirci qualcosa.


keira knightley naked


Tra un turbinio di frecce si snodano feroci ed avvincenti battaglie con la vezzosa Keira Knightley, strizzata in un vestito di cuoio strizza tette (assenti), protofemminista ed esperta in arti marziali, a menare erculei fendenti.