DANNI COLLATERALI

Los Angeles. Si macera nel dolore il maturo capitano dei vigili del fuoco Gordon Brewster (Arnold Schwarzenegger), bravo marito, buon padre, che ha visto, senza poter intervenire, la bella moglie in carriera e bambino saltare in aria nell'attentato terroristico al consolato colombiano, messa a punto e rivendicato dal leader rivoluzionario El Lobo.

Cia e Fbi sembrano tentennare troppo per il povero padre che, settimane dopo, parte solo a cercare l'attentatore in Colombia, penetra nella giungla e si infiltra tra i ribelli in un amen.

Presto scoperto (ma vah!!), potrebbero lisciargli il pelo se non ci fosse l'intervento di Selena (Francesca Neri), la bella moglie straniera, con un passato complicato, del capo.

Il muscoloso pompiere le crede sulla parola e oltre a lei porta in California anche suo figlio adottivo Claudio.
Si ma chi è l'attentatore? Sorpresa finale.

Sciatto, sgangherato e prevedibile film d'azione che finì per ricevere una pubblicità retroattiva dalla tragedia dell'11 settembre, avvenimento tragico che costrinse la produzione a mostrare buon gusto con lo slittamento dell'uscita della pellicola di qualche mese, giusto in tempo per giovarsi del new deal patriottico a stelle e strisce.
FRANCESCA NERI

Diretto dall'irriconoscibile Andrew Davis (Il fuggitivo) è un'altra storia di giustizia privata innestata in un contesto di violenza, costruito sui bicipiti allenati e sull'espressione incarognita dell'imbolsito Schwarzy, in una versione, nell'idea iniziale, meno catastrofica e più 'artigianale', nei panni di un uomo non abituato all'azione e costretto ad arrangiarsi con quello che ha a disposizione per cavarsela: idea peraltro naufragata con lo scorrere del plot e l'esplosione della voglia di vendetta e distruzione del protagonista, progressivamente trasformatosi nell'ennesimo Terminator della serie.

Con meno ironia.

La spaesata Francesca Neri, tragicamente fuori parte, avrebbe diritto di chiedere i danni.
Con parsimonia.