RANSOM - IL RISCATTO

Usa. Una grande festa all’aperto è l’occasione giusta. Un battito di ciglia e il piccolo Sean (Brawley Nolte), figlio del ricco imprenditore Tom Mullen (Mel Gibson), proprietario di una compagnia aerea, viene sequestrato. La vita dell’imprenditore, sicura e tranquilla sino ad allora, cambia.

La disperazione della trepidante mamma Kate (Rene Russo) fa da sfondo all’arrivo degli agenti guidati dal saggio tenente Loannie Hawkins (Delroy Lindo), che trasformano la sua villa in una centrale dell’FBI, per ascoltare eventuali telefonate di contatto dei rapitori.

Colpo di scena.

Il paperone, caduto in profonda crisi, quando si rende conto che la sua prestigiosa posizione non può aiutarlo a fargli riavere il figlio, decide di fare qualcosa. Qualunque cosa. E così l’impetuoso e impotente padre del bambino ribalta i canoni classici delle trattative di ogni sequestro degno di questo nome e offre, in diretta televisiva, una ricca taglia di due milioni di dollari a chi gli riporterà il figlio sano e salvo.

Con l’evidente intenzione di capovolgere il gioco e rendere i rapitori un ricco boccone. Per chiunque.

L’inatteso e inusuale messaggio scoppia a sorpresa nel campo avverso, quello dei rapitori, creando scompiglio e minando la compattezza dei soci. Ma anche ingolosendo ancora di più l’ideatore, nell’ombra, del colpo. Sorpresa!

E’ un poliziotto: Jimmy Shaker (Gary Sinise), che puntando sulla possibilità del doppio gioco a un certo punto uccide i componenti della banda, pur rimanendo ferito, fa finta di aver agito in un azione legale e si accolla il merito della liberazione di Sean.

Quando si presenta da Tom per avere il compenso, i due vanno in banca insieme, ma qui la presenza di alcuni colleghi di Jimmy fa precipitare la situazione. Nella sparatoria finale, anche Jimmy muore. La famiglia è salva, ma non sarà più quella di prima.

RANSOM - IL RISCATTO è un emozionante e originale, almeno in certi passaggi, giallo-poliziesco del regista Ron Howard, che lavorando su un canovaccio di un vecchio film del 1955 con Glenn Ford (Il ricatto più vile) riesce a creare e calibrare molto bene la suspense, anche se esagera con le scene truci.

Lo spregiudicato affarista Mel Gibson è il solito borghese che riesce a trasformarsi in un Rambo in un amen.

Tenero e pronto all’azione: connubio perfetto per piacere alle signore.