Raggiunto in taxi l'hotel si accorge di aver scordato una valigia all'aeroporto, quindi torna indietro in taxi per recuperala.
Ed ecco che l'auto ha un incidente e precipita nel fiume: la coraggiosa tassista lo salva dalle gelide acque e l'uomo viene ricoverato incosciente. Solo e senza documenti si risveglia dal coma dopo quattro giorni, ricordando soltanto di essere Martin Harris e di avere una moglie che lo attende in albergo.
Dimesso nonostante l'evidente stato di confusione e il parere contrario del medico, Martin torna da dove era partito: sorpresa, la moglie Liz non lo riconosce.
Non solo: ha anche un marito (Aidan Quinn) che si spaccia per lui.
Mentre lo smemorato cerca di capirci qualcosa, c'è chi prova a farlo fuori.
Non resta che chiedere aiuto alla sua salvatrice, la clandestina bosniaca Gina (Diane Kruger).
La chiave del mistero in un vecchio libro di papà.
UNKNOWN - SENZA IDENTITA' è un thriller aggrovigliato ma tutto sommato godibile e ben fatto anche se assolutamente non originale dal punto di vista narrativo.
La trama e le atmosfere ricordano parecchio Frantic di Polanski e come quello ha per protagonista un uomo (americano) che in una città straniera (lì Parigi, qui Berlino) è alle prese con strani intrighi e che può contare sull'aiuto di una locale.
Al netto di queste similitudini, il film è realizzato con professionalità e il regista si mostra in grado di mantenere alto il ritmo per tutta la durata della storia.

Buona la prova del cast con piacevoli "innesti" come Bruno Ganz, attore di classe, e Frank Langella.
Senza dimenticare la deliziosa Diane Kruger, ovviamente.