COSA PIOVE DAL CIELO?

Buenos Aires. Segnato dalla guerra delle Malvine (Falkland, per i sudditi di sua Maestà britannica nda), lo scorbutico negoziante di ferramenta Roberto (Ricardo Darin) ha una vita monotona: ogni giorno è meticolosamente uguale all'altro e di questa routine ha fatto una rude corazza per restare isolato dal mondo esterno e dalle assurde richieste della sua clientela.

Unici capricci di questa burbera esistenza sono la costante ricerca di notizie bizzarre e incredibili sui quotidiani mondiali e le visite di Mari, un'amica di campagna da sempre innamorata di lui.

Un giorno soccorre lo spaesato cinese Jun (Huang Sheng Huang) scaraventato giù da un taxi. Il ragazzo non parla una parola di spagnolo ma ha un indirizzo scritto sul braccio che li porta a un alimentari un tempo gestito da suo zio.

Un buco nell'acqua.

Roberto chiede allora aiuto all'ambasciata cinese, dove gli annunciano che per tutto il tempo necessario a ritrovare lo zio disperso, il giovane resterà sotto la sua tutela.

Beh, per una settimana ti ospito io, poi si vedrà.

COSA PIOVE DAL CIELO? è una deliziosa e stravagante commedia in salsa argentina (con un piccolo spruzzo italico, la favolosa Fiat 1500 e il cognome del protagonista per dire), un concentrato di umorismo, con una spruzzata di tenerezza, attorno a una storiella bizzarra e surreale, raccontata con un garbo raro.

Ma è davvero sorprendente l'abilità con cui l'autore riesce a dipanare i nodi della strampalatissima sceneggiature tra mucche volanti, barbieri assassini o amanti dalle vetture troppo ristrette.

Bravi ed in palla i due simpatici quanto distanti protagonisti.

Buona la scelta di non sottotitolare le frasi del protagonista cinese, in modo da far rimanere intatta l'atmosfera in cui si trova a vivere il burbero e solitario protagonista.