
Il ragazzino continua esortando la bella Anna a non risposarsi con Joseph.
Nonostante il rifiuto di tutta la famiglia, la donna inizia a credere che il bambino sia la reincarnazione del marito morto d'infarto dieci anni prima convinta dai ricordi del nuovo Sean e dalla speranza di ricreare l'antico rapporto, mai dimenticato.
Può questo ragazzo essere realmente suo marito, ritornato da lei?
BIRTH. IO SONO SEAN è un film strano, un elegante e pretenzioso dramma paranormale, diretto con perizia e ben fotografato (inizia nel fascinoso Central Park ricoperto di neve).
Costruito inizialmente con un crescendo di tensione e mistero, dapprima avvince e si fa seguire da chi vuol vedere come si risolverà l'inghippo ma è concluso in maniera affrettata e assolutamente insoddisfacente, rendendolo un prodotto mediocre e deludente.
Il finale banale è accompagnato anche da qualche scena involontariamente comica, come quando il bamboccio raggiunge nella vasca da bagno l'attonita (e brava) Nicole Kidman.
Impossibile non ridere.