Mar dei Caraibi, 1566. Il temuto corsaro Capitan Red (Walter Matthau) si trova alla deriva su una zattera, in compagnia del solo giovane mozzo chiamato Ranocchio (Cris Campion).A toglierli dalla difficile situazione arriva un provvidenziale galeone spagnolo, sul quale i due prontamente si imbarcano spacciandosi per un mercante rapinato proprio dal famigerato pirata e il suo sottoposto.
Appena saputo che il Nettuno trasporta un preziosissimo trono azteco tutto d'oro zecchino, lo sfrontato pirata sobilla la ciurma e guida l'ammutinamento, issa il Jolly Roger (la bandiera nera dei pirati nda) e fa rotta verso la terraferma per vendere gli ostaggi.
Che guaio quando al ragazzotto gli ormoni si ribellano a causa della bella Dolores (Charlotte Lewis), figlia del governatore di Maracaibo.
Tornato alla regia dopo un'assenza di 8 anni, il (quasi) geniale Roman Polanski mette in scena un film divertente, simpatico e sardonicamente irrispettoso, senza abusi di effetti speciali né tendenze al gigantismo hollywoodiano, ma con una opacità di fondo che probabilmente dipende dall'incapacità di Polanski di adeguarsi allo spirito e ai ritmi della commedia, se non volgendoli al grottesco.
PIRATI rappresenta uno sberleffo al cinema della filibusta fatto con stile raffinato (i costumi sono splendidi e il galeone un gioiello di riproduzione), anche se il ritmo langue e l'umorismo non punge.
Walter Matthau con barba è credibilissimo anche se nasconde il suo punto di forza: la faccia.