
E' il caso di Sentenza, il cattivo (Lee Van Cleef), assassino a pagamento, di Joe il Biondo, il buono (Clint Eastwood), bounty-killer, e Tuco, il brutto (Eli Wallach), fuorilegge messicano.
Per tre ore si fanno le scarpe a vicenda nel tentativo di recuperare quello che è il vero protagonista del film: il danaro,conteso, agognato, idolatrato.
Nella ricerca riempiranno tante altre tombe da far concorrenza a un cimitero metropolitano e cambieranno bandiera peggio di un ex Dc.
Scritta da L. Vincenzoni, Age & Scarpelli, IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO è la magistrale chiusura della celebre “trilogia del dollaro” (PER UN PUGNO DI DOLLARI e PER QUALCHE DOLLARO IN PIU' gli altri due titoli della serie) di Sergio Leone, geniale inventore dello spaghetti-western, a cui fa difetto solo la sintesi.
La trilogia si chiude nel grottesco e la ferocia di fondo è annacquata da un ironia beffarda, facendo digerire anche ai bambini truci ammazzamenti a catena, e molte parolacce, sottolineati con compiaciuto fragore da Ennio Morricone.
La guerra è un banditismo organizzato, il racconto è costruito come un gioco dell'oca dove il numero ricorrente è il tre.
Incassò più di 3 miliardi di lire nella stagione 1966-67.