MADAGASCAR

New York. Stanno proprio bene. Di più. Gongolano. Al Central Park il leone Alex, la zebra Marty, la giraffa Melman e l'ippopotamo Gloria, orgogliosi di essere le attrazioni dello zoo.

Non la pensano così i pinguini, che, vinti dalla nostalgia dei propri ghiacci di casa, scavano un tunnel (come in fuga da una qualsivoglia Alcatraz)per raggiungere l'Antartide.

E' Marty che inizia a farsi vincere dai dubbi e mettere la pulce nell'orecchio ai tre amici: possibile che non vi interessi e incuriosisca il mondo là fuori?
Così una notte la zebra taglia la corda, testè inseguita in metrò dai preoccupati amici.

La vita degli evasi, si sà, è difficile ed infatti vengono presto catturati e spediti in un parco naturale nel lussureggiante Kenia.
Ma non è finita, perchè la nave viene sabotata dagli intraprendenti e mai domi pinguini.

Così i quattro, caduti in mare e alla deriva, finiscono in Madagascar, dove gli indigeni lì scambiano per pericolosi alieni.
Forse era meglio la tranquilla prigione dorata di Manhattan.

Simpatico e godibile cartone animato in tre dimensioni (film di animazione è più corretto)della rinomata ditta Dreamworks, che sfrutta il filone dell'odierna moda ambientalista, esaltando le doti umane (trasferite nelle figure animali) dell'amicizia e della tolleranza.

Per fortuna rimane comunque comprensibile anche ai bambini. E non è poco.

Le voci di Ale, Franz, Michelle Hunzicker e Fabio De Luigi contribuiscono a far lievitare gli episodi, più funzionanti nella prima parte (come molti film).

E il vecchio Disney? Probabilmente non avrebbe permesso certe "deviazioni".