
No, tuona la dottoressa: voglio che portiate via anche i convalescenti della missione o non mi muovo di qui.
La donna non vuole però abbandonare i pazienti al loro destino, e d'altronde Waters non può imbarcare gli indigeni sul suo elicottero per non incorrere in ritorsioni diplomatiche.
Il grintoso ufficiale, preso da un soprassalto di umanità e infischiandosene degli ordini del diretto superiore, il capitano Bill Rhodes (Tom Skeritt), prende sotto tutela l'intero lebbrosario ambulante e s'inoltra nella giungla verso il confine con il Camerun, dove è fissato l'appuntamento con la cavalleria dell'aria sotto forma di elicotteri.
Tutt'intorno sibilano le pallottole dei crudeli ribelli antigovernativi: ma perchè ce l'hanno con noi e chi è la spia clandestina che segnala ogni nostra mossa?
L'ULTIMA ALBA è un mediocre polpettone bellico-avventuroso, diretto dal regista Antoine Fuqua, che prende il via da un soggetto alquanto irrealistico, annegato tra natura selvaggia e mitragliatrici fumanti, il tutto accompagnato dalle fanfare della retorica sulla forza militare dell'invincibile (e buona) America.
Considerando la recitazione (?) di Bruce Willis come action-hero, e di una Monica Bellucci (e relative profonde ma gradevoli scollature) improbabile come Medico senza frontiere e troppo bella per la giungla africana, il risultato è scontato: un film senza capo né coda, banale nello svolgimento, un capolavoro trash di morti ed esplosioni, ma cinematograficamente nullo.