IL MARCHESE DEL GRILLO

Roma, ai primi dell'Ottocento. Il marchese Onofrio Del Grillo e duca di Bracciano (Alberto Sordi) nobile di mezza età e cameriere, nel senso di gran ciambellano e appartente alla Guardia segreta, del pontefice Pio VII (Paolo Stoppa) lavora per il Papa, ma intimamente fa il tifo per la novità rivoluzionario impersonata da Napoleone Bonaparte.

Per riempire le giornate inesorabilmente vuote, il nobile sfaccendato organizza e mette in pratica beffe e scherzi a tutto spiano, oltre ad intrattenersi con contadinotte e servette di larga disponibilità (almeno con il ricco nobile).

Nel suo girovagare tra bettole e osterie, resta incredulo nell'incontrare Gasperino "il carbonaro" (lo stesso Alberto Sordi): caspita è il mio sosia spiccicato.

Per pochi spiccioli lo scambio di persone e di vite è fatto!
Naturalmente pericoli in vista, ma il boia è evitato per un soffio quando lo stufo e birbone pontefice gli prepara un controscherzo con i fiocchi.

IL MARCHESE DEL GRILLO è una commedia molto divertente del regista Mario Monicelli, che si inoltra nel terreno della satira e delle ambientazioni papaline di solito terra di conquista di Luigi Magni.

Il film è ricco di costumi sgargianti, battute spiritose, intelligenti e ciniche, quasi tutte in romanesco, che comunque non ne inficia la comprensione anzi ne accentua il carattere "popolano".

Alberto Sordi è perfetto in questa altra maschera italiana, ma Paolo Stoppa e Flavio Bucci non lo sono da meno.