LA SPOSA AMERICANA

New York. Il maturo professore universitario italiano Edoardo (Tommy Berggren) ha sposato l'ex cameriera, ora bancaria, Edith (Trudie Styler), ma resta turbato alla vista della sfolgorante amica della moglie Anna (Stefania Sandrelli).

La donna ha impalmato il fratello della moglie, Vaclay (Harvey Keitel).

Nella duplice luna di miele a Venezia, Anna fa immediatamente piedino al fresco cognato.

Inoltre solo dopo apparirà chiaro: sai, mio marito è gay, l'ho preso al volo solo per ottenere la cittadinanza a stelle e strisce.

Ora però entra pure nel mio letto.

Ormai tornati in America la vita sentimentale e sessuale del quarantenne Edoardo si divide fra l'amante Anna e la moglie Edith, finché non si scopre la terribile verità: la mogliettina è malata terminale di cancro.

A Edoardo, a cui abbondano i sensi di colpa da consorte fedifrago, non rimane che la solitudine.

LA SPOSA AMERICANA è un tremendo dramma sentimental-erotico che il figlio d'arte Giovanni Soldati ha tratto dal romanzo (probabilmente non memorabile) paterno.

Ancora più indecenti, se possibile, le sforbiciate censorie sugli amplessi, che purtroppo negano allo spettatore le notevoli curve di Stefania Sandrelli.

Probabilmente il notevole repertorio dell'attrice, qui al minimo sindacale in quanto a recitazione, era l'unica cosa interessante di un film che sembra una sorta di riassuntino per frammenti, che mantiene tutto in superficie, senza un minimo di motivazione e emozione. Scialbo.

La colonna sonora è di Gino Paoli.