LIMITLESS

New York. E' in piena crisi depressiva l'aspirante scrittore Eddie Morra (Bradley Cooper): ha preso l'anticipo dall'editore ma è incapace di cominciare il primo romanzo che gli è stato commissionato.
Insomma non ha scritto neanche una riga.

Per questa sua tendenza all'autocommiserazione e al boicottaggio autoindotto, la fidanzata decide di lasciarlo.

Quand'ecco che incontra per caso l'ex cognato Vernon, il fratello della donna con cui è stato sposato per poco tempo molti anni prima. Per placare i suoi tormenti, Vernon, che è un ex-spacciatore, gli offre un farmaco in via di licenza in grado di aumentare le capacità dei recettori neuronali. In parole povere è in grado di amplificare la potenza del cervello dal 25 al 100 percento.

La pillola miracolosa, la NZT48, ha subito un effetto incredibile su Eddie, facendogli non solo recuperare l'autostima perduta ma anche tutti i ricordi più distanti e reconditi.

Quando l'effetto svanisce, decide di tornare subito da Vernon per farsi dare altre pillole di quella fantastica smart-drug, ma una volta raggiunto il suo appartamento, trova l'ex-cognato morto sul divano, ucciso da qualcuno interessato allo stesso farmaco.

Per fortuna qualche manciata di pillole si è salvata.

Lo scrittorello sfigato diventa di colpo un genio poliglotta della letteratura e dell'alta finanza...successo, donne e soldi ma è solo l'inizio.

LIMITLESS è un bislacco thriller imparentato con il fantastico e l'action movie, che parte coi controfiocchi e si segue fino in fondo, sotto i colpi di una colonna sonora che non da tregua.

Il mefistofelico Bob De Niro è come un monumento: vi sembrerà immobile e segnato dal tempo ma è garanzia di storia e qualità.

Il regista Neil Burger, dopo aver lavorato con iridi ed effetti seppia per dare una patina da favola d'altri tempi agli illusionismi del mago Eisenheim nella Vienna di fine Ottocento (THE ILLUSIONIST), stavolta si serve di espedienti tecnici più all'avanguardia, attraverso un impiego sfrenato e travolgente di fisheye e zoommate, il tutto avvolto in una confezione videoclippara.

ABBIE CORNISH


Non si può fare a meno di identificarsi con il protagonista, il belloccio Bradley Cooper, di condividere la sua voglia di onnipotenza, la sua capacità di superare facilmente e artificiosamente gli ostacoli che ci riserva la vita. Una storia cinica, quasi delirante, allucinata e allucinante quanto basta.

Chi non se la prenderebbe? Questa è la domanda.