BLADE: TRINITY

Usa. E' nei guai il nero (di pelle, d'abiti e d'umore) acchiappavampiri Blade (Wesley Snipes): l'FBI lo ha arrestato accusandolo di essere il capo della setta sanguinaria che infesta la città.

La bella e micidiale Abigail (Jessica Biel), figlia del suo antico maestro Abraham Whistler (Kris Kristofferson), libera il "diurno" con il socio Hannibal King (Ryan Reynolds), che fanno parte, nella eterna battaglia, di una squadra specializzata di “Night Stalkers.

I due lo avvertono: per prepararsi come si conviene alla battaglia finale per il dominio del mondo, i vampiri hanno pensato bene di resuscitare il primogenitore, tal Dracula, ribattezzato Drake perché più cool.

BLADE: TRINITY è la terza tappa, probabilmente la peggiore, della trilogia della saga vampiresca, uno sgangherato e fragoroso guazzabuglio horror di violenze ed effettacci speciali, coperti da una musica spaccatimpani.

La regia di David S. Goyer, già autore delle sceneggiature dei primi due episodi e, aiuto, di BATMAN BEGINS, è piatta e banale, la trama scontata e già vista e le tonnellate di piombo riversate dal gruppo di eroi sui cattivi non bastano a far pendere la bilancia a favore del film, che rientra in pieno nell'affollato cestone di blockbuster nati male e finiti peggio.

Per chi ama il genere belle ragazze segnaliamo la presenza nel cast di una acerba ma già interessante Jessica Biel, abbastanza sprecata.