ABBRONZATISSIMI


Rimini. Lo squattrinato cantante di piano-bar Billy Damasco (Jerry Calà) fa gli occhi dolci alla seducente Aurora (Alba Parietti), infelice proprietaria di un bagno da spiaggia, che si fa corteggiare con l'intento si servirsene come sicario. Infatti gli chiede di eliminarle il solito marito noioso dalla ricca assicurazione.

Intanto due allegri cialtroni, i proletari Angelo (Teo Teocoli) e Silvano (Mauro Di Francesco), travestiti da industriali, danno la caccia alla dote di danarose cinquantenni, esattamente come la battona pentita Elide (Eva Grimaldi), che l'assillante protettore Marcello (Piermaria Cecchini) costringe a estenuanti straordinari.

Isabella (Nathalie Caldonazzo) è una ragazza che si innamora perdutamente di Mustafà (Salvatore Marino), un medico africano di colore, al punto che i due giungono alla decisione di sposarsi. Il problema è rappresentato dai genitori conservatori della ragazza, in particolare dal padre, un convinto razzista, che però alla fine acconsente al matrimonio tra i due.

ABBRONZATISSIMI è una insulsa farsa a storielle concatenate, appartenente al filone cosidetto "vacanziero" (commedie ambientate in località di vacanza generalmente balneari), pessima rifrittura di Sapore di mare dei Vanzina o, se vogliamo, un Rimini Rimini fuori tempo massimo, ricca di cosce, tette e battute penose.

In pratica il regista Bruno Gaburro ha raccolto i cocci del decennio precedente e ha cercato di ricomporre un mosaico a tinte marinaresche, ma il risultato è assai scarso.

La scatenata neoattrice (si fa per dire) Alba Parietti che balla, lecca il gelato e si dimena con sguaiata voluttà, si fa preferire da gran lunga in questa versione "nature" rispetto all'attuale restauro, ma non parlo assolutamente di doti recitative.

Innumerevole il quantitativo di natiche femminili inquadrate in tutte le salse per tutta la durata del film.

Particine anche per la futura porno attrice Valentine Demy e la futura signora Costacurta, Martina Colombari.

Sciaguratamente ne fu girato un seguito.