WILD TARGET

Victor Maynard (Bill Nighy) è un efficiente e solitario assassino di mezza età, fiero della propria reputazione senza pari per la letale efficienza e che vive per accontentare la sua incredibile madre, Louisa, anche se si è costruito una solida reputazione come killer spietato.

La sua routine professionale viene interrotta quando si trova attratto da una dei suoi obiettivi, l'esuberante truffatrice Rose (Emily Blunt). Decide di risparmiale la vita ed inaspettatamente, prende come giovane apprendista un orfano, Tony (Rupert Grint).

I suoi due nuovi compagni credono che Victor sia un detective privato, intanto lui dovrà ostacolare la voglia di vendetta del suo deluso cliente Ferguson (Rupert Everett), che vuole a tutti i costi ucciderlo come punizione per non aver portato a termine il compito...

Per raggiungere la personale vendetta ha messo sulle sue tracce proprio il più temibile avversario di Victor, il sadico killer su commissione Dixon, che insieme al suo assistente hanno iniziato la mattanza.

Riusciranno i nostri eroi a salvare la pelle e far vincere l'amore?

Scorre via veloce questa garbata e movimentata commedia, diretta da Jonathan Lynn, che unisce sapori black a un itinerario da preda in fuga semi-action-thriller.

Ottima l'interpretazione, carica di tradizionalismo british, del pennellone Bill Nighy, che si mostra capace di oscillare da un contegno dei modi ad un'eleganza dei comportamenti, senza perdere, anche nei momenti di maggior tensione, quell'aplomb di "uomo perfetto" che lo spinge a ripetere con insistenza alcuni vocaboli francesi come se fossero suoni aulici di "bel canto" e che lo vede perfetto nel suo gessato inflessibile di assassino senza rimorsi.

Ah! dimenticavo. C'è Rupert Everett, ma è come se non ci fosse.

Emily Blunt? Deliziosa.