ANARCHIA - LA NOTTE DEL GIUDIZIO

Stati Uniti, 2023. Economia in ripresa e criminalità in discesa. I nuovi Padri Fondatori della Nazione invitano i cittadini a partecipare all'appuntamento semestrale con la "purificazione", per permettere alla popolazione di purificarsi una tantum dallo stress del difficile mestiere di cittadini modello.

Per questo l'omicidio è stato depenalizzato per una notte all'anno: lo Sfogo, ormai atteso da gruppi organizzati che si preparano al meglio per affrontare il momento. In quelle dodici ore è meglio barricarsi in casa.

Durante la notte della purificazione cinque persone (due coppie e un vendicatore solitario) si trovano a vagare insieme per puro caso.

Attorno a loro c'è chi fa la caccia alla volpe con i poveri, chi si vendica dopo dodici mesi di pianificazione, chi, da moderno Malcom-X, sogna una rivoluzione che elimini lo Sfogo.

Riusciranno a vedere la luce del giorno seguente?

ANARCHIA - LA NOTTE DEL GIUDIZIO è l'eccellente sequel, ancora più cattivo, dell'inatteso successo "LA NOTTE DEL GIUDIZIO" a cura dello stesso regista (James DeMonaco) in cui, nonostante il budget maggiore a disposizione, le star sono totalmente bandite (nel primo episodio c'era Ethan Hawke).

Questa volta il thriller casalingo (che aveva insegnato che neanche tra quattro mura di lusso si stava tanto al sicuro nda) si trasforma in road movie metropolitano, un bracconaggio notturno che segue il più classico canovaccio da narrazione tradizionale: premessa, missione e discesa agli inferi, salvezza (e maggiore consapevolezza).

Malgrado manchi la novità, si tratta di un cinema di genere hollywoodiano brutale ma sociologicamente assai sofisticato (cosa può provocare nella testa dei vari starti sociali il rito dello Sfogo?).

Inutile ricordare che DeMonaco è un fan del John Carpenter di 1997: FUGA DA NEW YORK.

E infatti non manca nessuna delle figure archetipiche del cinema post-carpenteriano: l'eroe rude con un passato misterioso, la ragazza impegnata e coraggiosa e gli inevitabili agnelli sacrificali, destinati a un'esistenza breve.

Discreto omaggio al Maestro.

C'è da augurarsi una nuova notte di sfogo?