THE BELIEVER

New York. Guai se vede un ebreo all'orizzonte, il giovane e brillante Danny Balint (Ryan Gosling), rasatura e ragionamenti da naziskin, gli salta al collo per pestarlo senza pietà.

Antitesi vivente, visto che il giovanotto suddetto è ebreo, quindi persecutore dei suoi stessi simili.

A capo di una squadraccia di skinheads provoca, picchia e, spinto dal furore antisemita, proclama la guerra totale ai nemici (???).

Eppure il ragazzo alterna le frequentazioni in casa dell'agiata agit-prop neofascista Lina Moebius (Theresa Russell), amante dell'atletico ultrà di destra Curtis Zampf (Billy Zane), proprio allo studio appassionato della Torah, senza scordare l'amore sadomaso con la graziosa Carla (Summer Phoenix), figlia della riccona.

Finale tragico.

THE BELIEVER è un forte ed aspro, violento e contraddittorio dramma socio-politico che si ispira ad una raccapricciante storia vera, un film al limite dell'antisemitismo. Perchè questa volta non è semplicemente uno scalmanato ignorante ad odiare gli ebrei, ma un ebreo stesso e colto.

Il film, ricco di scene crude accompagnate da un linguaggio esplicito, ruota completamente intorno alla figura del protagonista e al suo conflitto interiore, un ebreo nazista, e fa di questa fortissimo ossimoro la base impaziale della trama, offrendo quindi la possibilità di fare riflessioni anche provocatorie  sull'ebraismo e sul nazismo e sull'antisemitismo in generale.

Il protagonista, un odioso quanto bravo e magnetico (sconosciuto all'epoca) Ryan Gosling, combatte tra due ideali diversi, arrivando a realizzare la soluzione a quell'ebraismo che lui chiama "malattia" nella maniera più tragica possibile, con un finale che lo manda completamente in tilt esistenziale.

Assolutamente meritevole di visione preparandosi allo scuotimento delle coscienze.