
Lo strafatto Frengo Stoppato (ancora Antonio Albanese), riverito guru di una comunità new age all'estero, fuggito alla giustizia e a una madre ingombrante e devota che lo sogna beato, convinto da una telefonata della stessa madre a tornare in Italia, viene condannato e rinchiuso per spaccio di sostanze stupefacenti.
Stessa sorte per lo scafista negriero Rodolfo Favaretto (sempre Antonio Albanese) che coltiva il sogno della secessione del laborioso Nord, vagheggiando l'Austria e trafficando clandestini. Denunciato da uno dei suoi braccianti neri, creduto morto e buttato in mare, anche Rodolfo viene arrestato.
Sarà un mefistofelico Sottosegretario (Fabrizio Bentivoglio), autorevole e maneggione, vestito e pettinato come Karl Lagerfeld, a rimetterli in libertà e al servizio di un Primo ministro-fantoccio (Paolo Villaggio) di poche parole e smodato appetito.
Entrati (il)lecitamente nella politica romana per garantire in parlamento voti e privilegi al partito di appartenenza, per governare una nazione isterica con un Parlamento di pagliacci dal look tra l'imperiale e il massone e palazzi del potere in cui invece di uffici e corridoi ci sono sale giochi, saune e salottini, Cetto, Rodolfo e Frengo finiranno per comprometterne potere ed equilibrio.
TUTTO TUTTO NIENTE NIENTE, sequel di QUALUNQUEMENTE è un'ambiziosa e sgangherata commedia satirica di Giulio Manfredonia interpretata da Antonio Albanese che non fa (mai) ridere, malgrado le caratterizzazioni di Albanese, e alla fine lascia un'amara malinconia.
Le tre incarnazioni, ovvero il politico mafioso, lo scafista secessionista e il santone contrabbandiere, servono al comico per mettere a fuoco i temi del film: l'assenza di scrupoli morali della classe dirigente, il razzismo militante di una quota dell'industrioso nord-est, le contraddizioni del fondamentalismo religioso (con poco coraggio, visto che si spara solo sulla Chiesa nda).
Gli sberleffi sono risaputi e non c'è nulla di sorprendente, anche perché la realtà fa già la sua parte.
E si fa fatica a ridere del nostro squallore.