Tutti nel villaggio chiudono le porte, per paura, allo sconosciuto.
Solo la giovane serva, Amy (Rachel Weisz), è gentile e aiuta il profugo, anche se non capisce una parola di quanto dice.
Anche lei è sola e la gente la considera, semplicemente, una pazza.
Fra i due emarginati dalla società presto nasce l'amore.
E la tragedia incombe.
LO STRANIERO CHE VENNE DAL MARE è una favola stanca e malinconica tra amore e flutti, un melodramma sentimentale in costume, con la cattiveria e l'ipocrisia che fanno arrabbiare di più: quelle che si scagliano contro i deboli e i diversi.
Eppure la poesia è ciò che di più lontano dal film si possa trovare (e che la realizzazione seriosa e velleitaria desidererebbe al contrario spacciare per tale) perché la recitazione dell'emaciato Pérez e dell'isterica ma brava (e bella) Rachel Weisz, parastrega, si risolve in un polpettone in salsa (insipida) di mare, con una sceneggiatura stiracchiata e melensa, composto da scene che vorrebbero essere d'effetto e che invece sono spesso pompose e ancor più spesso retoriche.
Nel cast da segnalare la presenza di Ian McKellen che di lì a poco si sarebbe riscattato come estremamente buono (il Gandalf del Signore degli anelli) ed estremamente cattivo (il Magneto di X-Men).
Fra i due emarginati dalla società presto nasce l'amore.
E la tragedia incombe.
LO STRANIERO CHE VENNE DAL MARE è una favola stanca e malinconica tra amore e flutti, un melodramma sentimentale in costume, con la cattiveria e l'ipocrisia che fanno arrabbiare di più: quelle che si scagliano contro i deboli e i diversi.
Eppure la poesia è ciò che di più lontano dal film si possa trovare (e che la realizzazione seriosa e velleitaria desidererebbe al contrario spacciare per tale) perché la recitazione dell'emaciato Pérez e dell'isterica ma brava (e bella) Rachel Weisz, parastrega, si risolve in un polpettone in salsa (insipida) di mare, con una sceneggiatura stiracchiata e melensa, composto da scene che vorrebbero essere d'effetto e che invece sono spesso pompose e ancor più spesso retoriche.
Nel cast da segnalare la presenza di Ian McKellen che di lì a poco si sarebbe riscattato come estremamente buono (il Gandalf del Signore degli anelli) ed estremamente cattivo (il Magneto di X-Men).
Qui prende su di sé un ruolo ambiguo, forse il più interessante della vicenda, ma poco approfondito e che perciò rimane in superficie, soltanto un po' burbero ed, inspiegabilmente, contro.