ROCKY II

Filadelfia. Per il riverito Rocky Balboa (Sylvester Stallone) le cose vanno benone e , su consiglio del saggio allenatore Mickey (Burgess Meredith), si è ritirato dal ring dopo aver sfiorato la vittoria con il grande campione dei massimi Apollo Creed (Carl Weathers).

Ha sposato la sua Adriana (Talia Shire), ma i soldi conquistati menando pugni finiscono presto, anche perchè il Rocky amministratore lascia a desiderare e c'è bisogno di un lavoro.
Depressione all'orizzonte.

Perchè allora non accettare la sfida con quello sbruffone di marcantonio di colore che lo sfida a misurarsi di nuovo con lui, certo di farne polpette?

Perfino la mogliettina, che è stata a un passo dalla morte per un parto prematuro gli dice vai, mio prode.

Botte da orbi sul quadrato.

ROCKY II  comincia dove il 1° finisce e segna l'esordio da regista di Sylvester Stallone che ha messo nella minestra gli stessi ingredienti cattolico-popolare del primo, eccellente, episodio: buoni sentimenti, sviolinate alla famiglia e alla patria (e per noi non è un male, anzi), simpatia a presa rapida.

Difficilmente si riesce a dare un degno seguito ad un film discreto, invece questo si lascia vedere, purchè si tenga ben presente di non confondere queste botte da orbi con il pugilato: quello è un altra cosa.