
A Boston i due squattrinatissimi colombi per trovare un tetto sotto cui ripararsi si fingono fratello e sorella: lui tira (bene) di boxe, lei si adatta a fare la lavandaia.
Tra infinite liti si scontreranno con una realtà confusa, quella degli Stati Uniti di fine ottocento e dell'immigrazione di massa, che metterà a dura prova la capacità di sopravvivenza dei due giovani.
Un giorno avrò anch'io il mio pezzo di terra, giura il ragazzo, e dopo mille vicissitudini riesce a prendere parte alla mitica corsa che assegna ai primi classificati un appezzamento in Oklahoma.
Finalmente ce l'abbiamo fatta.
CUORI RIBELLI è un simpatico e scalpitante romanzone misconosciuto diretto dal regista Ron Howard, in una rappresentazione ribalda e romantica, che attraversa i continenti e intenerisce i cuori sulle tracce dei pionieri di cento anni fa.
Un film vecchio stile del regista, capace di giganteggiare senza alzare la voce: le coreografie (sontuose) girano a dovere, la fotografia (Mikael Salomon) è ottima, la ricostruzione d'epoca è rimarchevole, altamente spettacolare e con ritmo incalzante.

Il risultato è un opera adrenalinica, pulita, ricca di contenuti positivi e spunti importanti. Incisivi soprattutto lo scorcio offerto della comunità irlandese e la "corsa per la terra", climax di un'opera che non perde valore nel tempo.
I bellissimi, e pure bravini, allora coniugi Cruise si divertono un mondo a giocare ai gattini innamorati, in attesa di farci vedere cose ben più spinte sotto l'occhio attento di Stanley Kubrick.