CUORI RIBELLI

Irlanda, 1892. Il giovane contadino, rozzo e fiero attaccabrighe irlandese, Joseph Donnelly (Tom Cruise) si vendica dell'uccisione del padre, fuggendo poi oltreoceano verso il sogno americano con la bionda signorina di buona famiglia Shannon Christie (Nicole Kidman), seducente figlia del possidente che l'ha reso orfano.

A Boston i due squattrinatissimi colombi per trovare un tetto sotto cui ripararsi si fingono fratello e sorella: lui tira (bene) di boxe, lei si adatta a fare la lavandaia.

Tra infinite liti si scontreranno con una realtà confusa, quella degli Stati Uniti di fine ottocento e dell'immigrazione di massa, che metterà a dura prova la capacità di sopravvivenza dei due giovani.

Un giorno avrò anch'io il mio pezzo di terra, giura il ragazzo, e dopo mille vicissitudini riesce a prendere parte alla mitica corsa che assegna ai primi classificati un appezzamento in Oklahoma.

Finalmente ce l'abbiamo fatta.

CUORI RIBELLI  è un simpatico e scalpitante romanzone misconosciuto diretto dal regista Ron Howard, in una rappresentazione ribalda e romantica, che attraversa i continenti e intenerisce i cuori sulle tracce dei pionieri di cento anni fa.

Un film vecchio stile del regista, capace di giganteggiare senza alzare la voce: le coreografie (sontuose) girano a dovere, la fotografia (Mikael Salomon) è ottima, la ricostruzione d'epoca è rimarchevole, altamente spettacolare e con ritmo incalzante.

La trama è dinamica, anche se esageratamente dilatata e un pò troppo enfatica, così come la storia d'amore tra i due protagonisti, caratteri in evoluzione; ciò rende il risultato finale se non originale, certo, tutt'altro che banale.

Il risultato è un opera adrenalinica, pulita, ricca di contenuti positivi e spunti importanti. Incisivi soprattutto lo scorcio offerto della comunità irlandese e la "corsa per la terra", climax di un'opera che non perde valore nel tempo.

I bellissimi, e pure bravini, allora coniugi Cruise si divertono un mondo a giocare ai gattini innamorati, in attesa di farci vedere cose ben più spinte sotto l'occhio attento di Stanley Kubrick.