BREACH - L'INFILTRATO

Washington, 2001. Al pivello dell'Fbi Eric O'Neill (Ryan Philippe) è assegnato dalla bionda agente capo Kate Burroughs (Laura Linney) un incarico scottante: incastrare il quasi pensionando Robert Hanssen (Chris Cooper), ma ci vogliono le prove.

Questi, agente operativo dell'FBI, è sospettato fortemente di aver tradito il suo paese per più di vent'anni vendendo deliberatamente documenti del servizio segreto nazionale alla ex Unione Sovietica.

Creato un ufficio, una nuova (e fittizia) divisione del Bureau, la giovane recluta dovrà sorvegliare da vicino Hanssen. Superati i sospetti e i pregiudizi i due uomini intrecceranno una relazione tra il paterno e l'amicale.

Dignitoso ma poco coinvolgente spy movie di Billy Ray, tratta da una storia vera, quella di Eric O'Neil, oggi avvocato alla difesa e alla sicurezza nazionale a Washington, BREACH - L'INFILTRATO privilegia le dinamiche psicologiche alla violenza dell'azione, con il problema di non riuscire ad elevare la tensione neanche di pochi volts.

Pur privo di eccitanti sorprese o spettacolarizzazioni si riesce a seguire fino in fondo, grazie ai protagonisti, il poco simpatico Chris Cooper, perfetto nel ricoprire un ruolo ambiguo, e il giovane Ryan Philippe, mastino dalla faccia gentile, che passa dal gioco di spie agli interni borghesi e annessi problemi di coppia con la stessa intensità: praticamente nulla.