LA NONA PORTA

New York. Voglio esser certo che questo prezioso volume del 1666, LE NOVE PORTE DEL REGNO DELLE TENEBRE, sia autentico.

Il ricco collezionista Boris Bulkan (Frank Langella) assume e spedisce l’esperto e cinico Dean Corso (Johnny Deep) in Europa a confrontare il suo libro con le altre due uniche copie esistenti.

Prima però il giovane è invano lusingato da Liana Telfer (Lena Olin), manesca, seducente e decisa vedova dell’uomo da cui il paperone aveva comprato l’opera: se me lo rendi ti pago bene.

Dopo aver incassato l’acconto in natura, il detective da biblioteca dice di no.

Il messo vola quindi a Toledo, a Lisbona e a Parigi, sempre pedinato da una bionda fanciulla se sembra disporre di magici poteri (Emmanuelle Seigner), mentre i cadaveri e i misteri si accumulano.

Qui c’è lo zampino di Satana.

LA NONA PORTA è un pretenzioso e monotono fantathriller ai confini dell’horror (demoniaco) che Roman Polanski dirige con la consueta eleganza.

Peccato che all’impeccabile confezione corrisponda un copione aggrovigliato e zeppo di buchi, avvincente solo nella prima mezz’ora con un inizio di ottimo livello.

Finale affrettato e assolutamente inadeguato.

Un plauso a un curioso Johnny Depp con la borsina a tracolla che fa finta di resistere agli assalti erotici e al fascino sexy-diabolico di Lena Olin.