LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT

Tor Bella Monaca, Roma. Enzo Ceccotti (Claudio Santamaria) è un ladruncolo di piccola taglia, un borgataro perdente, immerso in dvd porno e budini alla crema, che sbarca il lunario grazie a modesti furti sperando di non essere preso.

Un giorno, proprio mentre scappa dalla polizia, si tuffa nel Tevere per evitare l'arresto e finisce dritto dritto in un barile pieno di materiale radioattivo.

Dopo il tuffo ne uscirà completamente ricoperto di una misteriosa sostanza, barcollante e mezzo morto.

In compenso il giorno dopo però si risveglia dotato di forza e resistenza sovraumane.

Mentre Enzo scopre cosa gli è successo e cerca di usare i poteri per fare soldi, a Roma c'è una vera lotta per il comando.

Alcuni clan provenienti da fuori stanno terrorizzando la città con attentati bombaroli e un piccolo boss eccentrico intenzionato a farsi strada, Fabio lo Zingaro (Luca Marinelli) minaccia la vicina di casa di Enzo, la svagata Alessia (Ilenia Pastorelli), figlia di un suo amico morto da poco.

La fulminata ragazza ora si è aggrappata a lui ed è così fissata con Jeeg Robot d'Acciaio, l'eroe del cartone animato giapponese, da pensare che esista davvero. Anzi, che sia proprio lui.

Sta arrivando il giorno delle tenebre, tutti hanno bisogno di un super eroe.

LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT è la strepitosa e sorprendente pellicola d'azione del carneade Gabriele Mainetti, un riuscitissimo incrocio di poliziesco, azione ed avventura, con irresistibili lampi di ironia.

Oltre che rappresentare una possibile (e godibile) versione italica del cinema dei super eroi.

La Roma che fa da sfondo alle vicende è un po' quella di ROMANZO CRIMINALE, in cui la cupa quotidianità è pronta ad accendersi per un qualche imprevisto.

Ci si diverte, la storia è piacevole e scorre via bene ed i personaggi, principali e non, sono interessanti e si ricordano.



Decisivo il contributo dei tre protagonisti, tra cui è quasi impossibile trovare il più in palla, anche se  il Joker psicopatico canterino fissato con Anna Oxa e Buona Domenica è notevole.

Nell'asfittico panorama del cinema nostrano è stata una salutare boccata d'aria fresca.