I LAUREATI

Firenze. Occupano lo stesso appartamento in affitto quattro svogliati universitari, ovviamente fuori coso, sui trent'anni, sempre pronti alla bischerata.

Il neoseparato Leonardo (Leonardo Pieraccioni) è già stracotto dell'avvenente attrice di fotoromanzi Letizia (Maria Grazia Cucinotta), sorella dell'amico Rocco (Rocco Papaleo), che sbarca il lunario facendo il guardiano notturno.

Degli altri due, Bruno (Giammarco Tognazzi), che se la fa con la cognata Cecilia, questa benedetta laurea la vorrebbe soltanto per zittire il suocero, mentre Pino (Massimo Ceccherini) sogna una vita da artista di teatro.

L'ennesima goliardata e poi l'amara decisione obbligatoria del gruppo di adulti-bambini: siamo quattro falliti, forse è meglio che ci separiamo.

I LAUREATI è la garbata e semplice, innocua e stupidella commediola dell'allora sconosciuto cabarettista Leonardo Pieraccioni, che a cavalcioni del dialetto, toscano nel caso in questione, si lanciava sulla scia dell'irraggiungibile AMICI MIEI, mescolando umorismo di lana grossa e malinconici amarcord.

La polposa e prorompente bruna Maria Grazia Cucinotta, bella e sensuale, fu una bella e decorativa sorpresa.

La sostanza, stringi stringi, è poca e la dà quasi tutta il mestiere di Alessandro Haber, una spanna sopra gli altri, che si vede non molto ma è tutto quel poco che si ricorda del film.

Comunque la pellicola si segue bene. Non sarà un grande capolavoro ma è un film leggero che si lascia guardare.

I LAUREATI fu il successo a sorpresa al botteghino della stagione 1995-96.