SOLE A CATINELLE

Checco (Checco Zalone), trentenne venditore di aspirapolveri, in crisi di fatturato e coniugale, deve onorare una promessa fatta a suo figlio di dieci anni. «Se sarai promosso con tutti dieci, papà ti regala una vacanza da sogno».

Il ragazzino, riceve la pagella perfetta e allo sbigottito padre, pur in piena crisi e al verde, non resta che partire.

Finirà in Liguria, precisamente nella ricca Portofino, dove conoscerà la ricca Zoe e il suo problematico figlio. L'arrivo di Checco sarà salutare per il bimbo di lei e la madre, riconoscente, adotterà i due ospiti tra party con vip, ville lussuose, yacht, golf, cavalli.

La vacanza da sogno, insomma, con il candido e ottimista (ma non comunista, anzi qualunquista) protagonista che metterà a nudo un ambiente cinico.

SOLE A CATINELLE è il film di Checco Zalone (Luca Medici) che va a completare la trilogia «meteo» iniziata, nel 2009, con il simpatico esordio di CADO DALLE NUBI e proseguita con il più moscio ma comunque godibile CHE BELLA GIORNATA, che strappò al botteghino biglietti per la cifra record di 43.474.047 euro, secondo incasso di tutti i tempi in Italia.

Qui si ride di ricchi e poveri con il buonista Zalone, che sceglie di usare toni meno dissacranti rispetto al passato, salvo qualche affondo, come quelli su Partite Iva e diritto del lavoro.

Comunque Zalone non delude, anche perchè il sospetto è che, con qualunque soggetto, grazie al suo indiscusso talento nell'esaltare la cialtronaggine (aiutato anche dalla maschera facciale), riuscirebbe comunque a dare al suo pubblico ciò che si aspetta da lui.

Bisogna però ammettere che la sceneggiatura in generale è piuttosto debole e il film arranca per arrivare alla classica oretta e mezza. Non particolarmente efficace il cast di contorno (a cominciare dal piccolo co-protagonista), in cui neanche Paolini riesce a mostrare la sua bravura.

Comunque con SOLE A CATINELLE ci si diverte ed è il motivo per cui consiglio la visione: le battute divertenti sono tante e strappano risate fragorose.