LA LEGGE DELLA NOTTE

America, negli anni del proibizionismo. E' un veterano della Prima Guerra Mondiale, Joe Coughlin (Ben Affleck).

Figlio del capo della polizia di Boston (Brendan Gleeson), ripudia il genitore e la buona educazione per trovare il suo posto nella guerra tra irlandesi e italiani.

Tra fiumi di champagne, club fumosi e banditi che volano dai tetti coi loro Borsalino, deruba i primi e finisce per lavorare per i secondi.

Indeciso sul suo status, Joe è a disagio nei panni del gangster e usa con riluttanza la pistola, si innamora di Emma Gould (Sienna Miller), la pupa del boss.

Chiaramente questi non gradisce, lo pesta e lo condanna a morte. A salvarlo è l'intervento del padre, che non fa sconti, consegnandolo prima ai suoi uomini e poi alla prigione. Scontata la pena accetta la proposta di Maso Pescatore (Remo Girone), padrino mafioso che lo spedisce in Florida, a Tampa, a contrabbandare alcol.

Di nuovo innamorato, questa volta di una bellezza locale, Graziella Suarez (Zoe Saldana), i suoi affari sono intralciati nientemeno che dal Ku Klux Klan, dal fanatismo religioso di una giovane (ma)donna (Elle Fanning)  e dalle ambizioni paterne di Pescatore.

Per guadagnarsi una vita di giorno questa volta dovrà mettere mano alle armi e abbracciare la legge della notte.

Dopo il successo vintage di ARGO, Ben Affleck torna alla regia con un film, LA LEGGE DELLA NOTTE, che ha lo stile del noir, catapultando lo spettatore nell'America del proibizionismo e sulle tracce di un bandito confuso sulla sua natura criminale.

La storia è interessante e Affleck, che applica il suo stile elegante e posato, si conferma buon regista, curando ritmo e ambientazioni d'epoca, molto efficaci e raffinate. Peggio, purtroppo, come attore.

Nel cast Brendan Gleeson una spanna sopra gli altri.

Qualche incertezza nella sceneggiatura, un pò troppo prolissa.

Inoltre da segnalare l'abbondanza di mezzi con grande esibizione di scenografie, auto d'epoca, inquadrature da cartolina, motoscafi, alligatori, delfini, ecc. ecc..