LA RAGAZZA DEL TRENO

Rachel (Emily Blunt) è una donna in evidente difficoltà, con il vizio del bere, accentuato dal recente divorzio, dal quale non si è mai ripresa.

Ha perso anche il lavoro, ma ogni giorno, come se dovesse andare in ufficio, prende il treno, da e per Manhattan, dove può osservare, durante il tragitto, dal finestrino, le vite degli altri.

In particolare, vede la sua casa nella quale ora vive l'ex marito Tom (Justin Theroux), di cui è ancora innamorata, con la nuova moglie Anna (Rebecca Ferguson) e una bambina.

Un'altra abitazione, osservata morbosamente da Rachel, è quella di Scott (Luke Evans) e la bella Megan (Haley Bennett), che è anche la tata della bimba di Tom. Una coppia, quella composta dai due giovani, che sembra idealizzare il matrimonio perfetto.

Una mattina, però, Rachel vede, dal finestrino, Megan affacciata sul balcone, in compagnia affettuosa di un altro uomo.

Scende sconvolta dal treno e da quel momento tutto cambierà nella vita di ognuno di loro.

Più che un thriller, LA RAGAZZA DEL TRENO è il resoconto di una deriva esistenziale e del decadimento psico fisico di una donna. La figura più debole in apparenza è in realtà quella più forte e pervicace e il ribaltamento della prospettiva è il fulcro del film.

Probabilmente dovrebbe piacere a chi è piaciuto L'AMORE BUGIARDO, il film di David Fincher, che aveva al suo centro la scomparsa di una donna, con tutti i sospetti che ricadevano apparentemente sul marito (Ben Affleck), salvo poi veder sgretolare le certezze davanti ad un inaspettato colpo di scena.

Ecco LA RAGAZZA DEL TRENO è una pellicola che lo ricorda molto.

Un'atmosfera torbida nella quale prende forma un mistero che sembra mediamente risolvibile, o attribuibile. Non è così, ovviamente.

Il film gioca ad ingannare gli spettatori creando efficaci illusioni e false piste, fino al colpo di scena finale.

Un bel thriller al femminile (con ben tre protagoniste), forse il più accattivante degli ultimi tempi.

Molto brava l'emaciata Emily Blunt alle prese con un personaggio sgradevole e scorretto, interpretato con molta efficacia.