BARRY SEAL - UNA STORIA AMERICANA

Stati Uniti, 1979. E' un abile pilota della TWA, uno dei più giovani al comando di un 707, lo scaltro aviatore Barry Seal (Tom Cruise).

Però, il suo desiderio di «integrare» lo stipendio con il contrabbando, lo fa «attenzionare» dalla CIA che lo recluta come proprio operativo, ma in incognito.

Il suo compito è scattare fotografie in volo, in zone pericolose, per spiare le attività dei guerriglieri sandinisti in Nicaragua.

Attività che lo porta anche ad entrare in contatto con quello che sarà il Generale Noriega a Panama e con il sanguinario cartello di Medellin e, in particolare, con Pablo Escobar, con il quale diventa amico e complice.

In pratica, mentre serve il suo paese, l'ex pilota di linea, riesce, grazie alla sua abilità, a diventare trafficante di armi (sempre per il Governo, ma non solo), corriere della droga (ma arruolato anche dalla DEA), a gestire una compagnia aerea, a incassare vagonate di dollari (denaro contante nascosto nei posti più assurdi).

Un simpatico imbroglione (così viene mostrato sullo schermo), assetato di ricchezza, pronto a fare il doppio e triplo gioco pur di cavarsi dai guai. Come è andata a finire, lo scoprirete arrivando alla fine del film, se non volete informarvi prima in Rete.

Indubbiamente, BARRY SEAL - UNA STORIA AMERICANA, basato sulla storia vera dell'omonimo pilota truffaldino, conquista. Il tono volutamente ironico di una vicenda, ricordiamolo, criminale, è scelta rischiosa.

Però, non è un documentario e certamente la strada percorsa dagli sceneggiatori e dal regista Doug Liman (EDGE OF TOMORROW) ha il pregio di non far cadere mai il ritmo, raccontando brillantemente vicende non edificanti.

Accanto a Tom Cruise, noto per indimenticabili interpretazioni di personaggi rimasti nel cuore degli spettatori e nella storia del cinema, partendo da quel tenente Pete  "Maverick" Mitchell di TOP GUN, c'è la biondissima Sarah Wright, che interpreta sua moglie.