SKYLINE

Los Angeles. Hanno fatto le ore piccole il fotografo Jarrod e la sua compagna Elaine (che gli ha rivelato di essere incinta) alla festa di compleanno del migliore amico di Jarrod, Terry.

Il gruppo di amici viene risvegliato nel cuore della notte da un forte raggio luminoso azzurro che irradia dalla finestra.

E non è finita. Nel cielo della città si librano veicoli spaziali alieni e l'inquietante raggio attrae irresistibilmente lo sguardo degli umani provocando in loro mutazioni fisiche.

Dì lì a poco compariranno anche enormi astronavi pronte a risucchiare al loro interno chiunque si trovi a portata.

Insomma l'intera popolazione umana rischia di sparire dalla faccia della Terra.

Come fare a sfuggire a una morte che sembra certa mentre i soccorsi non arrivano o risultano impotenti?

SKYLINE è un film sull'invasione aliena ma non il solito film sull'invasione aliena.

Purtroppo guardando SKYLINE si ha la costante sensazione di essere di fronte a idee riciclate da altri film del genere.

Astronavi madri sulla città come in INDEPENDENCE DAY, con alieni tentacolari di matrixiana memoria, aspirano umani alla maniera dei tripodi della GUERRA DEI MONDI.

Se a questo si aggiungono banalità sparse, dialoghi mediocri e attori insignificanti, personaggi senza spessore e una parte iniziale assai fiacca, vien da liquidarlo come scopiazzatura mal fatta.

Ed invece no, quando si entra nel vivo il film acquista una sua B-dignità, i mostri sono ben fatti, l'assedio al grattacielo mette una discreta ansia, il finale è abbastanza sorprendente.

Inoltre gli effetti speciali, strabilianti e particolareggiati, sono il vero punto di forza di questo sci-fi, offrendo un grado di dettaglio degno di nota.

Inutile dire che la trama si dimentica subito.

Alla fine rimane la curiosità di capire cosa vogliano questi cattivoni alieni succhia-meningi.