WHISKEY TANGO FOXTROT

2002, Kabul, Afghanistan. Appena messo piede fuori dall'aeroporto l'inviata di guerra Kim Baker (Tina Fey) capisce che non sarà facile abituarsi a quella nuova vita.

Non conosce la reale situazione del luogo ma finirà per intossicarsi di rischio e adrenalina giorno per giorno, fino a scambiare l'eccezione per la norma.

Una vita sempre sul filo del rasoio, pronta a fare di tutto, come i colleghi, pur di afferrare un'esclusiva per la sua rete. L'orrore bellico trasformato in merce.

Pericolosamente.

WHISKEY TANGO FOXTROT è una commedia nera dal titolo stravagante ed ermetico, che potrebbe trarre in inganno: è un codice composto con l'alfabeto fonetico NATO.

La pellicola è tratta dalla vera storia della balda corrispondente di guerra in Afghanistan e Pakistan Kim Barker, un film che tenta di coniugare commedia e film bellico drammatico, mostrando gli effetti della guerra anche su chi non ha un fucile in spalla.

Riuscendoci almeno in parte grazie alla bravura di Tina Fey, decente attrice che riesce ad essere credibile in entrambi i registri e che è qui coadiuvata da ottimi attori come Martin Freeman e il grande Billy Bob Thornton, di livello superiore quando entra in scena.

Senza dimenticare una bellissima e biondissima Margot Robbie, la cui bellezza risplende anche nella polvere.

I momenti bellici sono ben rappresentati e l'ambientazione ben ricostruita e credibile, anche nei momenti camerateschi più leggeri.

Discreta l'analisi dei vari personaggi presenti sulla scena con una critica (blanda) verso il morboso desiderio di ottenere lo scoop giornalistico a tutti i costi.

WHISKEY TANGO FOXTROT  con ironia e sottigliezza in definitiva racconta di un percorso femminile, di cambiamento e di rinascita, una sorta di romanzo di (tarda)formazione in un ambiente talmente distante per usi e costumi da apparire alieno.