I LUNGHI GIORNI DELLE AQUILE

Inghilterra, 1940. La Germania nazista ha completato la conquista della Francia ed ora Hitler è intenzionato ad invadere anche il suolo britannico.

Il predominio dell'aria da parte del maresciallo Goering sembra schiacciante: 2500 aerei della Luftwaffe contro 600 appena della RAF.

Per evitare la capitolazione ogni aereo britannico avrebbe dovuto abbattere almeno quattro aerei del Terzo Reich.

Quello dell'aviazione inglese sarà una resistenza leggendaria. Anche grazie all'aiuto dei piloti di altre nazionalità, polacchi compresi.

I LUNGHI GIORNI DELLE AQUILE rappresenta la ricostruzione della Battaglia d'Inghilterra. Grande impiego di mezzi per celebrare una grande battaglia, ma il risultato è mediocre.

La pellicola ha il limite maggiore in una sceneggiatura poco appassionante (nonostante il tema) e di un'eccessiva prolissità e lunghezza. Inoltre impiega piuttosto male l'ottimo nugolo di star (del momento) nel cast.

Le scene "a terra" denunciano una regia fiacca, sono largamente scontate, caratterizzate da ambienti rappresentati male (castelli scintillanti, sale comando asettiche ma questo è una pecca comune di quel periodo) e inutili fanfare musicali.

Le scene aeree sono imponenti e con l'impiego dei velivoli giusti ma tutte uguali fra loro e schematiche (primo piano, colpo di mitragliatrice, aereo che fuma, caduta).

Sicuramente visto al giorno d'oggi appare datato.

Occasione sprecata.