MANI DI VELLUTO

Milano. L'irrequieto ingegnere Guido Quiller (Adriano Celentano) è diventato miliardario (in lire) grazie all'invenzione del vetro Blindoglass, un efficacissimo vetro antisfondamento che riesce a mandare in bianco anche il più esperto e smaliziato dei ladri.

La moglie Petula (Olga Karlatos) però gli porta via fabbrica e brevetto.

L'inventore si consola tra le braccia della bella ladra Tilli (Eleonora Giorgi), che lo ha scambiato per uno scippatore.

MANI DI VELLUTO  è una commediola senza pretese, agile, ma anche fragile, con un Molleggiato al massimo dei giri, che ancora non lancia sermoni dal suo personalissimo pulpito, ma fa sfoggio dei migliori nonsense del suo (limitato) repertorio ginnico-umoristico.

Interpretazione che ha fruttato ad Adriano Celentano un David come miglior attore protagonista.

Nonostante una comicità non del tutto innovativa, il film rappresenta il primo vero grande successo per la coppia Castellano & Pipolo, tanto da aver avuto un ottimo riscontro anche al botteghino.

La vezzosa Eleonora Giorgi regge il passo con la giusta carica di sensualità.

In estrema sintesi si lascia guardare ma mi sentirei di consigliarlo solo ai fan di Celentano e della Giorgi. Gli altri possono tranquillamente farne a meno.