ARAGOSTA A COLAZIONE

Roma. E' una serie di fallimenti la vita di Enrico Tucci (Enrico Montesano): sia sul lavoro, dove è ad un passo dall'ennesimo licenziamento come piazzista di sanitari, che nella vita privata, dove è sposato con la bella ed insoddisfatta Matilde (Silvia Dionisio), cameriera in un ristorante, che lo reputa un fallito ed è costretta ad arrangiarsi, con prole al seguito.

Non gli riesce nemmeno di suicidarsi né col gas, perché la bombola è scarica, né buttandosi di sotto perché finisce su camion che trasporta materassi.

Niente a che vedere con l'agiata routine di Mario Spinosi (Claude Brasseur), ex calciatore ora mantenuto dalla ricca moglie Carla (Claudine Auger) che con Enrico ha solo in comune il fatto di essere stati ex compagni di scuola.

Idea! Per salvarmi dal licenziamento chiedo aiuto a Mario.

Peccato che il vecchio compagno di scuola, approfittando della partenza della moglie, ha combinato una serata con la sensualissima e disinibita hostess Monique (Janet Agren).

Scambi di coppia a raffica.

ARAGOSTA A COLAZIONE è una smorta e prevedibile commedia degli equivoci e non ci si affatica per le risate, che fanno sporadico capolino grazie alle (rare) sequenze ben congegnate a livello di dialoghi.

Sicuramente abbiamo visto Montesano fare di meglio e un suo film far più ridere.

Il film ripropone la solita commedia degli equivoci senza aggiungerci niente di nuovo tranne quel condimento italo-francese che fa apparire più seria una commedia in realtà molto banale.

Ma si resta comunque a guardare con un pizzico di passione, grazie al nutrito e fascinoso parco di attrici femminili (notevole l'erotismo biondo di Janet Agren), le (dis)avventure dello scalcinato Enrico Tucci.

Nel complesso si tratta di un lavoro tirato troppo per le lunghe con un finale banalotto e risaputo.