PROFESSIONE ASSASSINO

New Orleans. Il taciturno Arthur Bishop (Jason Statham) è un killer che lavora su commissione senza chiedersi mai perchè ed è specializzato nel far apparire come incidenti quelli che in realtà sono omicidi, con precisione impeccabile.

Riceve gli incarichi da Dean, capo di una misteriosa compagnia di cui fa parte l'anziano e paralizzato Harry McKenna (Donald Sutherland), il mentore proprio dell'asettico assassino.

Nel momento in cui Dean gli chiede di assassinare Harry, sospettato di tradimento, Arthur ha poche esitazioni e porta a termine la missione.

Si troverà di lì a poco al fianco proprio l'ignaro figlio dell'ultimo defunto, il poco malleabile Steve (Ben Foster). Costui, assetato di vendetta, chiede ad Arthur di addestrarlo per essere in grado di uccidere chi ha eliminato suo padre.

Il killer, che ha sempre agito da solo, accetta e lo inizia agli omicidi scientificamente organizzati.

PROFESSIONE ASSASSINO è un ambizioso ma modesto film action senza infamia e senza lode, con tutte le esagerazioni del genere e con qualche scena girata in modo professionale ma nulla più.

Il malrasato Jason Statham esce incolume da sparatorie, agguati e carambole senza cambiare espressione in un ancor più violento rifacimento di un film, con Charles Bronson e l'identico titolo, di quarant'anni prima, di cui ammetto la lacuna.

Pur mancando una vera tensione, scorre via veloce riuscendo in qualche caso anche a divertire. La storia è più o meno risaputa (finale compreso) e presenta qualche buco che si poteva colmare.

Può avere un suo perchè.