L'ATTENZIONE

Roma. La borghese Livia (Stefania Sandrelli) è una donna ancora attraente e impegnata (dirige una sartoria di classe) ma triste e malinconica, che cerca in maniera disperata di riconquistare l'affetto del marito Alberto (Ben Cross), la cui carriera giornalistica lo porta via da se e dalla figlia (Amanda Sandrelli) per mesi e mesi.

L'assenza è pesante per la piacente signora soprattutto sul piano erotico, vista la perdurante crisi coniugale che fa salire in lei un forte vuoto esistenziale.

Dopo sei mesi di assenza dalla casa in cui vive, Alberto pensa di scrivere un romanzo sulla moglie mentre lei cerca in ogni modo di tentare il marito sessualmente, tanto che in un' appartamento di sua proprietà, la disperata donna organizza al marito diversi incontri con giovani donne mentre lei ascolta e si tormenta in clandestinità, come tentativo eccentrico di averlo legato a sè.

Un pomeriggio il marito si reca nell'appartamento e scopre che ad attenderlo c'è la conturbante figlia, per cui prova un innegabile attrazione...

L'ATTENZIONE, tratto dal romanzo di Alberto Moravia del 1965,  che sancisce l'esordio Giovanni Soldati al cinema, è uno stanco dramma-sentimentale (a sfondo sensuale e lievemente erotico) che tentava di sfruttare la ritrovata notorietà in salsa erotica cui la Sandrelli era andata incontro girando il brassiano LA CHIAVE.

Stefania Sandrelli è brava (la figlia non tantissimo nda), pur mostrando poco, ma purtroppo la messa in scena, la spenta recitazione di attori poco credibili e la confezione finale del prodotto non riesce a varcare una imbarazzante e stanca mediocrità.


Il vietato ai minori di anni 18 sembra alquanto esagerato, visto che le scene erotiche sono abbastanza goffe e poco sensuali.

Pur considerando le sfumature di contenuti vagamenti incestuosi.

Noioso.