SABATO, DOMENICA E VENERDI

Tre episodi.

SABATO: Il ragionier Labrocca (Lino Banfi) rinuncia a malincuore al weekend al mare con l'opprimente fidanzata (Milena Vukotic) per far da accompagnatore a un ingegnere giapponese.

Che palle! Pensa l'impiegatuccio.

Invece alla resa dei conti il tecnico nipponico si rivela un'affascinante donna (Edwige Fenech). Confetti, figli e ristorante pugliese nella terra del Sol Levante.

DOMENICA: La bionda sicula Enza (Barbara Bouchet), tutt'altro che integerrima e abbandonata dall'amante, messa alle strette dall'arrivo dall'arrivo del padre severissimo, finge di essere sposata con l'ignaro camionista Mario (Michele Placido).

Fiori d'arancio a sorpresa. 

VENERDI': Il burbero Ambrose Costantin (Adriano Celentano), impresario del balletto Les Porte-bonheur, si batte per impedire ad una delle sue ballerine di abbandonare le scene per sposarsi con un gangster.

SABATO, DOMENICA E VENERDI' è una pellicola a episodi che procede nel solco della tradizione di certa commedia (sexy o meno) italiana: un terzetto, al solito disomogeneo, tenuto insieme dal giorno della settimana in cui si svolgono le storie.

Di gran marca gli interpreti, tra cui spiccano le due bellone, la Divina Edwige Fenech e Barbara Bouchet.

SABATO, diretto dal grande Sergio Martino, è ancora una volta il miglior esemplare del terzetto ed è all'appannaggio della comicità pugliese di uno scatenato Lino Banfi.

DOMENICA è l'episodio più spento e noioso, nonostante Barbara Bouchet (poco credibile nei panni siculi).

L'ultimo episodio, con il molleggiato che anticipa il suo episodio di GRAND HOTEL EXCELSIOR, è il più fiacco, malgrado le coloriture da non-sense.