THE BAY

Claridge, Maryland (USA). Come da tradizione a stelle e strisce nella ridente cittadina costiera fervono i preparativi per la festa del 4 luglio, gara dei mangiatori di granchi compresa, quando cominciano a verificarsi strani fenomeni: morti sospette in mare, orride pustole sui corpi della gente, pesci aggressivi...

Ricercatori in oceanografia ne individuano la causa in un parassita minuscolo, la zecca mangialingua (che esiste davvero in natura, un parassita dei pesci nda) che ha subito una mutazione a causa di una micidiale combinazione tra cacca di polli gonfiati a steroidi ed emissioni radioattive di una centrale nucleare.

Il sindaco è avvisato: ma (proprio come il primo cittadino dello Squalo nda) tiene nascosta la cosa per non danneggiare il turismo.

Si salvi chi può...

Sarà la giovane reporter dilettante Donna Thompson, che all'epoca (qualche anno prima) conduceva un reportage per una piccola emittente televisiva, a raccontare in webcam l'orrore con tutto "found footage" (video rimontati, censurati a suo tempo).

THE BAY, mockumentary horror ( a sfondo ecologista) diretto da Barry Levinson (quello di RAIN MAN e GOOD MORNING, VIETNAM, per dire) che dietro alla (traballante) cinepresa gioca con il genere, dimostrando come si fa a creare tensione e terrorizzare con un finto documentario su un altrettanto finto parassita.

Barry Levinson racconta lo svilupparsi di questa epidemia invisibile e letale, alternando documenti ufficiali e riprese amatoriali: il risultato è più inquietante di qualsiasi horror condito con demoni e apparizioni spettrali.


Angosciante.