RADIO KILLER

Wyoming (Usa). Intenzionato a raggiungere l'amica Venna (Leelee Sobieski), per la quale prova un'inconfessata attrazione, lo studentello Lewis (Paul Walker), prelevato dalla prigione lo scapestrato fratello maggiore Fuller, corre verso il Colorado per raggiungere la sua bella.

Giocherellando con la radio CB, Fuller, un po' per noia e un po' per divertimento, si mette in contatto con un camionista in fregola, Chiodo Arrugginito, e convince Lewis a fingere una seducente voce da donna: ciao sono Caramellina, ti aspetto alla camera 17 di quel tale motel.

E porta lo champagne.

Il misterioso personaggio abbocca. Il problema è che il tizio è uno psicopatico con poco senso dell'umorismo e che il "viaggio di piacere" si trasformerà ben presto in incubo.

RADIO KILLER (Joy Ride)è un eccitante e ricco di inventiva, pur se inverosimile, thriller in pesante debito con il celebre cult "Duel", un lungometraggio nato per la TV e che avrebbe fatto la fortuna di un giovane Steven Spielberg.

Utilizzando alcuni archetipi del cinema del genere (le grandi autostrade americane, gli inseguimenti, il maniaco) il regista John Dahl confeziona un film che mantiene alta la tensione per tutta la sua durata, pur finindo per allargare lo scenario horror, precipitando nella violenza più trucida.

Il simpatico mascalzone Steve Zahn e un giovane ma già fascinoso Paul Walker simulano benissimo una fifa blu.

Leelee Sobieski? Deliziosa.