LEONI PER AGNELLI

Washington. La nota e nevrotica giornalista di lungo corso Janine Roth (Meryl Streep) è ricevuta per un intervista in esclusiva dal palestrato senatore del Partito repubblicano tutto sorrisi-32-denti e fulgida carriera a Westpoint Jasper Irving (Tom Cruise).

Il "falco", politico rampante in cerca di prestigio e visibilità da spendere al momento giusto sul tavolo da poker della carriera, intende rivelarle i piani di una nuova offensiva in Afghanistan.

Università della California. Il vecchio professore universitario sessantottino, con tanto di cicatrice "conquistata" sul campo, Stephen Malley (Robert Redford) ha convocato in studio uno dei suoi allievi più promettenti, il giovane e fancazzista Todd, in orrida camicetta stile hawaiano,che sta prendendo la decisione di abbandonare gli studi.

Esterno notte sulle desolate creste montuose d'Afghanistan.
Triste ma onorevole avventura senza lieto fine di due soldati, volontari, a stelle e strisce: Arian, di colore, e Ernest, messicano (Michael Pena), antichi studenti di Malley, intrappolati in territorio nemico per le solite informazioni a cazzo della solita intelligence.

LEONI PER AGNELLI  è quasi un film di impianto teatrale che predilige il dialogo sull'azione che pure viene mostrata.
Attraverso il dialogo (tra il senatore che propende per l'azione militare e la giornalista progressista e contemporaneamente tra il maturo professore universitario e il dotato studente) il film prende una chiara posizione anti-bellica, chiaramente non condivisibile visto che i personaggi liberal (quelli con il vizio di sentirsi sempre dalla parte del giusto) sono segnati dalla sindrome della bandiera bianca.

I soli che cercano di darsi da fare o sono opportunisti o sono idioti.

Insomma pensiero debole, malgrado la magistrale prova degli interpreti e la bella sceneggiatura.

Inutile dire che a noi è piaciuto da matti, oltre che i due onorevoli soldati, gli unici capaci di vivere e morire in piedi, il grandioso Tom Cruise, a cui la parte dell'uomo d'azione machista e tutto d'un pezzo riesce alla perfezione.

I soli due autentici leoni sono un nero e un messicano, non fighetti wasp della uptown ma abitanti della downtown freschi di adamantino entusiasmo patriottico.

Fanno la parte dei fessi? Forse, ma sono gli unici che vivono e muoiono in piedi invece che in ginocchio.