ITALIAN SECRET SERVICE

Italia, 1944. In piena guerra mondiale il coraggioso partigiano Natalino (Nino Manfredi), nome di battaglia "Capellone", salva la vita ad un ufficiale dell'esercito di Sua Maestà britannica, tale Harrison.

Passati vent'anni, con la necessità di sbarcare il lunario e ormai disilluso dalle promesse del sol dell'avvenire, Natalino accetta da Harrison, pezzo grosso dei servizi segreti della perfida Albione, di compiere una nuova missione contro i neonazisti: uccidere uno di loro di passaggio a Roma dietro compenso di 100.000 dollari.

Ma i tempi sono cambiati, anche i partigiano invecchiano e Natalino non se la sente più di uccidere, così passa l'incarico a Ottone che a sua volta lo subappalta all'avvocato Ramirez (Gastone Moschin) che a sua volta... e così via.

Con tanti passaggi sembra che l'incarico non debba venir eseguito. Ma un'auto con un morto carbonizzato risolve tutto.

Natalino vola a Londra, seguito dai suoi complici, una piccola armata brancaleone dello spionaggio, per reclamare il pagamento e qua scopre che il morto era incinta...

E il vero nazista che fine ha fatto? Ed era veramente un nazista?

ITALIAN SECRET SERVICE  è una divertente spy story nostrana diretta da Luigi Comencini che prende il giro il genere spionistico, molto leggera e briosa, con umori tutti cialtronescamente italici, che punta molto sul ritmo e sul ripetersi di successive variazioni sul tema.

Pur perdendo, nella seconda parte, un po' il bandolo della matassa col venire al dunque della trama, non annoia mai e risulta dopo quasi cinquant'anni ancora fresco e divertente (e scusate se è poco!).

Ottimo e ben amalgamato il cast, menzione d'onore ovvia per il mattatore Nino Manfredi e Gastone Moschin (la classe non è acqua), ma anche il contorno dei caratteristi è saporito.