NON E' UN PAESE PER VECCHI

Texas, 1980. Llewelyn Moss (Josh Brolin), un ex saldatore e reduce del Vietnam, arriva casualmente quando la mattanza tra spacciatori nel deserto è finita da poco: un tappeto raccapricciante di sangue e sabbia, nell'aria desertica e desolata solo dei fuoristrada circondati da cadaveri.

Chiaramente lo scambio è andato male.

Il carico è di eroina e in una valigetta ci sono due milioni di dollari. Che fare?

Il denaro tenta tanto, troppo, anche se Moss sa che quella scelta sarà la scelta che gli cambierà la vita.
Quell'inaspettata "fortuna" potrebbe portare un sacco di guai.

Moss sceglie di provarci.

Quello che non sa l'improvvisato ladro è che il  sanguinario killer psicopatico Anton Chigurth (Javier Bardem) fuori dall’ordinario (già l’arma che usa…),  può rintracciarlo grazie al trasmettitore nascosto tra le banconote.

La reazione a catena sarà sanguinosa e neppure il disilluso sceriffo Bell (Tommy Lee Jones)  può riuscire ad arginare la barbarie dell'era contemporanea.

NON E' UN PAESE PER VECCHI è un eccitante e crudele thriller che, seppur ambientato negli Ottanta, è strettamente imparentato col western. La differenza è che, anziché cowboys e pistoleri, lo percorrono corrieri della droga e gente pronta anche alle peggiori efferatezze per possederla e per spacciarla.

Una storia carica di violenza e tensione (le uccisioni abbondano), a cura fratelli Coen, la cui originalità è  divenuto ormai un marchio di fabbrica, dove Javier Bardem, dall'agghiacciante maschera grottesca si guadagna un meritato Oscar, insieme a film, regia e sceneggiatura non originale.

Peccato che il finale tronco colga in contropiede e lasci a bocca aperta. Tra sorpresa e rabbia, ma che non stona affatto.

Forse (e dico forse) non un capolavoro ma da vedere assolutamente.