THE LAST STAND - L'ULTIMA SFIDA

Lo sceriffo Ray Owens (Arnold Schwarzenegger), un tempo nella polizia di Los Angeles, conduce ora una vita tranquilla nella polverosa cittadina di Sommerton, al confine tra l'Arizona e il Messico, nell'estremo sud degli Stati Uniti.

Quando, però, il pericoloso narcotrafficante Gabriel Cortez riesce a evadere durante un trasferimento carcerario a Las Vegas e a seminare l'FBI nella sua lunga fuga verso il confine messicano sfugge e l'impunità, il possente ex-piedipiatti torna a mettersi di traverso.

Mentre i federali perdono colpi su colpi, lo sceriffo e il suo gruppetto di amici assai poco avvezzi a tali operazioni, si prepara ad arrestare la folle corsa di Cortez, ricorrendo letteralmente a qualsiasi mezzo.

THE LAST STAND - L'ULTIMA SFIDA è il film che vede il ritorno sulle scene di Schwarzenegger, assente da Hollywood durante tutta la sua ampia parentesi di governatore della California.
L'attore, nonostante i 10 anni di pausa e l'età ormai non più verde, regge bene la sfida di un film d'azione e incredibilmente adrenalinico: fatto di inseguimenti, sparatorie e colpi di scena.

GENESIS RODRIGUEZ
La coincidenza che vede Scharzenegger arrugginito proprio come uno sceriffo di campagna, dopo una lunga pausa dall'azione, introduce magnificamente l'argomento all'ordine del giorno: la volata nel passato (notevoli reminiscenze anni '80, con eroi tutti d'un pezzo o solitari giustizieri), l'appuntamento con un film di venticinque anni fa, modificato e potenziato ad hoc, esattamente come la Corvette del latitante Cortez, ma intatto nello spirito.

Più che alle facce indovinate (Johnny Knoxville, Luis Guzmàn, Peter Stormare), la forza del film è però da imputare alla sceneggiatura, fedele al genere, divertita, senza fronzoli né nostalgie, e soprattutto abile nel giocare con pesi e (dis)misure.

Il preludio dell'inferno? Un vecchio fattore che non recapita il latte.

Il fondamentale pregio del film? Non prendersi mai totalmente sul serio.