UN UOMO INNOCENTE

Los Angeles. Finisce dentro senza sapere il perché l'onesto, baffuto e pacifico tecnico aeroportuale Jimmie Rainworld (Tom Selleck), incastrato da due corrotti poliziotti della squadra narcotici che vogliono coprire propri errori e corruzioni, e condannato a sei anni di carcere duro.

La prigione di massima sicurezza è una trappola infernale, tra patimenti e sopraffazioni orribili, dove, per sopravvivere, impara anche a uccidere.

Il poveretto, anche grazie alla protezione del compagno di pena Virgil Cane (F. Murray Abraham), resiste tre anni alle durezze della vita carceraria, poi, all'uscita dal carcere, prepara la feroce vendetta.

UN UOMO INNOCENTE  è un drammatico, superviolento e finto film di denuncia sulla polizia corrotta e l'inferno delle carceri.

Esagerato ed incredibile, abbandona presto la denuncia civile per abbracciare il tema della vendetta personale, tanta caro al pubblico meno schizzinoso.

I temi interessanti sono solo sfiorati ma, comunque, sul piano dello spettacolo, funziona.

Sagra degli stereotipi.

Bravi l'atletico Tom Selleck e F. Murray Abraham.

Il film, pur nella sua mediocrità, la prima volta lo si può vedere.