TU, IO E DUPREE

La festa è breve per i novelli sposi. Molly (Kate Hudson) e Carl (Matt Dillon), al rientro dalla cerimonia nuziale alle Hawaii, si ritrovano il biondo e stravagante Randy Dupree (Owen Wilson) a vivere "per qualche giorno" nel salotto: Carl vuole aiutare l'amico che ha perso casa e lavoro ma Molly perde la sua solarità man mano che Dupree si fa più invadente e pasticcione.

Affetto a livello cronico da sindrome di Peter Pan e con la tendenza a produrre catastrofi, Dupree, in una permanenza tutt'altro che breve, sconvolgerà la vita (familiare e non) dell'amico, disertando i colloqui di lavoro ma diventando in compenso l'idolo dei ragazzini del quartiere.

Senza contare che in ufficio Carl deve poi vedersela col suocero (Michael Douglas) che gli propone di prendere il cognome della moglie e di farsi fare una vasectomia...

Non dimenticando la galoppante gelosia.

TU, IO E DUPREE è una commediola romantica forse non molto elegante ma comunque sobria e ispirata. Matt Dillon, che non sembra completamente in parte come in TUTTI PAZZI PER MARY, è supportato da una solare e piatta (e non sto parlando di recitazione) Kate Hudson e da un Owen Wilson sufficientemente ispirato.

Il cast ben calibrato è poi completato da un signore che di cognome fa Douglas nella perfetta interpretazione di un suocero rompiballe.

Detto questo bisogna ammettere che le risate sono assicurate solo nella prima parte. La regia routinaria non aggiunge niente ad un prodotto che, nonostante i molti limiti di sceneggiatura, svolge discretamente il proprio dovere

Certo rivedere il dopato Lance Armstrong, il più grande del secolo, in un cameo fa riflettere.