BIRTH. IO SONO SEAN

New York. E' turbata la ricca e bella vedova Anna (Nicole Kidman) quando al compleanno di mamma Eleanor (Lauren Bacall), molti anni dopo la prematura scomparsa del marito, entra in sala da pranzo un bambino che le mormora: "Voglio te, sei mia moglie, sono io, Sean".

Il ragazzino continua esortando la bella Anna a non risposarsi con Joseph.

Nonostante il rifiuto di tutta la famiglia, la donna inizia a credere che il bambino sia la reincarnazione del marito morto d'infarto dieci anni prima convinta dai ricordi del nuovo Sean e dalla speranza di ricreare l'antico rapporto, mai dimenticato.

Può questo ragazzo essere realmente suo marito, ritornato da lei?

BIRTH. IO SONO SEAN è un film strano, un elegante e pretenzioso dramma paranormale, diretto con perizia e ben fotografato (inizia nel fascinoso Central Park ricoperto di neve).

Costruito inizialmente con un crescendo di tensione e mistero, dapprima avvince e si fa seguire da chi vuol vedere come si risolverà l'inghippo ma è concluso in maniera affrettata e assolutamente insoddisfacente, rendendolo un prodotto mediocre e deludente.

Il finale banale è accompagnato anche da qualche scena involontariamente comica, come quando il bamboccio raggiunge nella vasca da bagno l'attonita (e brava) Nicole Kidman.

Impossibile non ridere.